venerdì 14 novembre 2008

Fratelli d'Italia

Direttamente da Cervelli Monaco, la cronaca del presidio di stamani nell'ambito delle proteste in Italia e nel mondo contro i tagli all'Universita' e Ricerca. Tagli cosi' ingenti, che nella penuria attuale ci sono anche assegnisti italiani rimasti in Italia che sono pagati con fondi Marocchini: il colmo dei colmi. Qui le ragioni con BeffaTotale in audio ieri a Radio Onda d'Urto. Visto il successo delle iniziative, trovato impiego di ripiego per la Gelmini...


Dopo la sveglia all'alba per intervenire a Radio3, il manipolo di facinorosi italiani decisi a sfidare l'umido bavarese e le rigide regole della polizia si ritrovano finalmente davanti al Consolato Italiano. A dire il vero, al forno-bar poco lontano, dove la voglia di caffe' fa incrociare per caso gran parte dei manifestanti. Alle 10.40 siamo sotto il Consolato, armati di cartelli, bandiere tricolori, tamburini e volantini. Arrivano anche due poliziotti con tanto di minaccioso cellulare a verificare e spiegarci le regole del gioco, ovviamente rigidissime: vietato correre, vietato fare rumore, obbligatorio tradurre i cartelli dall'Italiano per verificare l'assenza di scritte offensive, obbligatorio lasciare spazio sul marciapiede per far passare i pedoni. Srotoliamo i nostri cartelli mentre Nico spiega in diretta su Popolare Network le nostre ragioni e sensazioni. Alla fine siamo 40 (12 per la questura), un risultato niente male data la preparazione in tutta fretta, e forti anche delle piu' di 320 firme apposte alla nostra lettera per il Ministro.
Una rappresentanza di 5 persone da mandare a parlamentare viene eletta a furor di popolo: Andrea, Marcella, Giovanni, Nico e Benedetta vengono accolti dal Console Generale e dal suo Vice. Il Console si dimostra interessato alla situazione e al punto di vista dei ricercatori Italiani a Monaco, sottolineando le eccellenze e i premi vinti da ricercatori nostrani che lavorano in Baviera: uno di questi premi e' proprio Benedetta, scatenando un siparietto da "Consolamba che sorpresa". La delegazione lascia l'edificio non prima di aver ricevuto dal Console sia l'assicurazione che la lettera verra' prontamente inviata al Ministro, sia l'invito a organizzare una riunione con tutta la comunita' dei ricercatori italiani per discutere piu' in profondita' le questioni sollevate. Mentre i tricolori sventolano per l'ultima volta, mentre qualche tedesco curioso si ferma a leggere il nostro unico cartello in lingua barbara fermando addirittura il furgone per arrivare fino in fondo, le due guardie nostri angeli custodi ci salutano lamentandosi un po' che siamo stati troppo vicini al bordo della strada. Anche questo e' Baviera! Qua tutta la fotocronaca completa!

Lo slogan


Parlar chiaro

La traduzione per gli indigeni

Benedetta consegna la lettera al Console Generale

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