martedì 20 novembre 2007

Il perdono


A voi che mi ascoltate dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. A chi ti percuote sulla guancia porgi anche l’altra (Luca 6,27-29)

Il campo nazista di Ravensbrück fu l’unico grande Lager destinato alla "detenzione preventiva" femminile, in particolare rivolto alle donne comuniste. Era stato costruito dalle SS a partire dal Novembre 1938, sulle rive del lago Schwed vicino a Furstenberg, nel Mecklenburg (80 km. a nord di Berlino in una proprietà personale di Himmler). Il campo era condotto da una speciale sezione femminile delle SS, particolarmente feroci e crudeli. Dal 1939 al 1945, vi vennero detenute più di 132.000 tra donne e bambini, che appartenevano a più di 40 nazioni, ma principalmente Ebrei, Rom e Sinti, e, a partire dal 1941, anche 20.000 uomini. Si stima che le donne uccise siano state circa 92.000, in particolare nell’ultima fase della guerra (dall’aprile 1944 era entrata in funzione una camera a gas). Poco prima della fine della guerra, circa 7500 detenute vennero portate in salvo in Svizzera ed in Svezia grazie all’intervento della Croce Rossa Internazionale, e di quelle Svedese e Danese. Le decine di migliaia di donne rimaste vennero costrette dalle SS ad una "marcia della morte" verso nord-ovest. Il 30 Aprile 1945 l’Armata Rossa liberò 3000 detenute rimaste al campo, degenti per le gravi condizioni di salute.
Quel giorno, in quel campo in bilico sul mare di violenza e di terrore nel quale i nazisti hanno tentato di far affogare le proprie vittime, nel bel mezzo della tragedia Nazista, fu ritrovata questa preghiera. Ecce homo.

Signore, ricordati
non solo degli uomini di buona volonta'
ma anche di quelli di cattiva volonta'.

Non ricordarti di tutte le sofferenze
che ci hanno inflitto,
ricordati, invece,
dei frutti che abbiamo portato
grazie al nostro soffrire:
la nostra fraternita', la lealta', l'umilta'
il coraggio, la generosita', la grandezza di cuore
che sono fioriti
da tutto cio' che abbiamo patito.

E quando questi uomini
giungeranno al giudizio
fa' che tutti quei frutti che abbiamo fatto nascere
siano il loro perdono.


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