lunedì 19 novembre 2007

La fenice delle liberta'


Accerchiato dagli alleati che han fatto di tutto per salvare il governo Prodi sulla Finanziaria (forse per avere una nuova legge elettorale e liberarsi una volta per tutte del Biscione?), sconvolto per non dettare piu' le regole e le idee, costretto a inseguire il Piddi' a colpi di gazebo e nuovi partiti, il Biscione si trasforma in Fenice. Prima millanta 7 milioni di firme nei gazebini tristemente semivuoti, almeno a Firenze, e con mirabolanti raccolte on-line che vedono anche Gambadilegno e Ingrao tra i sostenitori del "subito al voto". Per chiedere di dimettersi a un governo eletto dalla maggioranza degli Italiani. Come minimo in realta' ne doveva raccogliere almeno 28 di milioni, gia' che c'era poteva sparare solo un po' piu' alto.
Poi, galvanizzato dall'aver organizzato la piu' grossa panzana "della storia della Repubblica" decide che per ritrovare lo spazio nello coalizione bisogna andare a togliere un po' di elettori agli altri. E dalla portiera della macchina, in un tripudio di folla, fonda il nuovo partito delle liberta'. Svenimenti tra i fan e baci alla Brambilla. Per un partito nuovo davvero: praticamente cambia solo il nome, restano le poesie di Bondi, il rosso carota della Brambilla, le pene di Dell'Utri e altri ammennicoli. Si aggiunge un po' di pepe coi fascisti di Storace, e un po' di aria fritta simil-Grillo con il bando ai "parrucconi" di giacobina memoria. E resta soprattutto l'uomo solo al comando, quello che puo' sfasciare e rimontare partitio come fossero casette di Lego. E pensare che al Piddi' stanno perdendo tempo con commissioni su statuto, valori e principi etici. Che fessi.
Punta insomma a raggranellare i voti degli ex-alleati la Fenice, e a correre da solo con una legge proporzionale alla tedesca sperando che anche il Piddi' lo segua nel suo delirio elettorale. Vuole fare a meno di chi ha agitato la coda per anni e adesso provava a rialzare la testa. Un risultato almeno l'ottiene: di fronte all'ennesima farsa, dopo piu' di un anno, risale la fiducia nel governo Prodi. Ritorna la politica del male minore. Ma a me i giornali, le TV, le guasconate della Fenice fanno ancora paura. E nonostante tutto c'e' ancora un sacco di gente disposta a credergli.

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