martedì 25 novembre 2008

Sdoganamenti


Finalmente sdoganato ufficialmente il voto di scambio. Il candidato della PdL alla presidenza della Regione Abruzzo Gianni Chiodi manda alle tv locali e su YouTube uno spot in cui annuncia colloqui di lavoro ("selezione" e "avviamento all'imprenditorialità") entro il 31 Gennaio per chiunque si registri presso i gazebo "Tutti i Giovani del Presidente". Qui lo spot integrale da non perdere.
Come sempre accade, la difesa di Chiodi suona ancora piu' patetica dello scivolone lapalissiano dello spot:

Il messaggio del video rischiava di essere strumentalizzato rispetto alle reali intenzioni del progetto e per questo motivo ho deciso di non farlo trasmettere. Lo spot è stato inserito in maniera inopportuna nel sito Internet, ma è rimasto on line soltanto per poche ore.
Subito dopo le elezioni inizierò il censimento per far partire il mio progetto di imprenditorializzazione dei giovani abruzzesi, attraverso una formazione che sarà quella di cui si avverte realmente il bisogno nella nostra regione. Una formazione professionale che verrà fatta in funzione dei giovani abruzzesi, e non per i formatori come accaduto con il Governo regionale di centrosinistra. E’ urgente che la politica la smetta di parlare dei giovani ma faccia cose concrete per loro.

Gianni Chiodi

Cose concrete come scambiare con la vaga promessa di un colloquio di lavoro la certezza della propria facolta' di scegliere. Viva il clientelismo finalmente alla luce del sole. Roba da Chiodi.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

E' incredibile ma c'è gente che gli da retta!!!!!!!!!!! http://www.abruzzocultura.it/abruzzo/caso-del-video-di-gianni-chiodi-viva-il-voto-di-scambio#comment-3627

Anonimo ha detto...

ma l'idea di sommergerlo di curricula non è male!!

Cosimo ha detto...

riapriamo le miniere

Anonimo ha detto...

INTERROGAZIONE PARLAMENTARE SUL PROGETTO DEL DOTTOR GIANNI CHIODI “TUTTI I GIOVANI DEL PRESIDENTE”

GIORGIO CLELIO STRACQUADANIO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIORGIO CLELIO STRACQUADANIO. Signor Presidente, intervengo per replicare in ordine alla questione concernente le elezioni in Abruzzo. Così come è stata riportata dal collega che non ho visto prima, perché ero distratto e chiedo scusa, ma ho ascoltato bene - dire che si tratti di voti di scambio e che il candidato presidente Chiodi si sia comportato in un video televisivo come quello che prometteva mezza moneta prima e mezza moneta dopo, mi sembra una cosa che non sta in piedi dal punto di vista logico. Infatti, se qualcuno vuole fare la mezza banconota prima e la mezza banconota dopo, lo fa di nascosto, e non alla luce del sole di una televisione.

Forse non è stato compreso - ed è questa la ragione per cui il video è stato tolto - il significato per cui il candidato presidente Chiodi ha preso quell'iniziativa, che io condivido totalmente. Nel momento in cui ci si candida a guidare un processo politico di una regione che ha tra i suoi compiti quello dello sviluppo economico del suo territorio, l'incentivare la selezione dei migliori, raccogliendo i curricula nel momento in cui si scende sul campo elettorale, è un modo addirittura provocatorio (ma giustamente provocatorio) per dire che si passa di qui non per lasciare l'obolo o per associarsi alla clientela, come si fa di nascosto nelle sedi dei partiti. Ci si mette, invece, in televisione, si dice dov'è la bancarella e si invita a portare le vostre referenze, perché i migliori di voi potranno essere avviati ad una carriera di carattere imprenditoriale. In questo modo, sulla base dei curricula che avremo ricevuto dal territorio e delle competenze che avremo individuato e fatto così emergere, potremmo lanciare progetti che siano coerenti con quello che abbiamo.

Si tratta di una forma un po' innovativa, ma è talmente pubblica e trasparente nella sua procedura che non vi è alcuno scambio possibile. Anche perché, Presidente, evidentemente i colleghi ritengono che vi sia un controllo del voto nelle cabine di tipo così penetrante per il quale io posso sapere come ha votato non lei, signora Presidente, perché lo dice pubblicamente, ma come ha votato un mio concittadino, di cui non ho cognizione dell'espressione del voto. Tuttavia, mi dicevano un tempo che lo sapevano attraverso il meccanismo delle preferenze, che mi pare che sia ritenuto dall'opposizione un meccanismo trasparente e limpido.

Al contrario, se riteniamo tutti - come penso che si debba ritenere - che il voto è innanzitutto segreto (ed è libero grazie alla sua segretezza), l'iniziativa del presidente Chiodi, ai miei occhi, non ha nulla del voto di scambio, ma ha molto della provocazione intellettuale per chi oggi in Abruzzo non sta proponendo il merito dei migliori ma la galera per gli altri.

beffatotale ha detto...

Questo intervento e' quasi piu' involontariamente comico del video stesso...

Anonimo ha detto...

Gianni è autentico e vero.
Intende la Politica come la definisce Socrate: “Prendersi cura della Polis”.
Gianni conosce la differenza tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato; conosce la differenza tra il bene e il male.
Ha visione su che cosa l’Abruzzo dovrà essere e che cosa non essere.
Gianni non è un equilibrista “tra interessi egoistici”.
Gianni non è l’espressione di “logiche di potere interne ai partiti”.
Ecco perché è una Persona che “appartiene” a tutti gli Abruzzesi!
E sarà il Ricostruttore della nostra Comunità, della nostra CASA. Di CASA ABRUZZO!

beffatotale ha detto...

Se non e' equilibrismo su interessi egoistici il voto di scambio non saprei davvero dire cosa possa esserlo...