venerdì 6 febbraio 2009

Che coraggio


Con un decreto legge il Governo vuole cancellare una sentenza passata in giudicato. Una cosa gravissima comunque la si pensi. Peraltro chiedendo il divieto all'autorizzata sospensione della alimentazione e idratazione fino al varo di una legge sul testamento biologico, che (perlomeno il testamento biologico stesso) non avrebbe alcuna applicazione al caso specifico. Il Capo dello Stato dichiara che non firmera' il decreto in quanto incostituzionale, e Berlusconi risponde prima di aver chiesto il parere di un Costituzionalista (che subito smentisce), poi che allora cambiera' la Costituzione. Dopo essersi astenuto dal mettere bocca nella questione non certo per rispetto ma per non perdere voti, adesso si getta a pesce nell'occasione di scatenare un conflitto istituzionale, di screditare Napolitano come un maniaco omicida e di mettere mano alla modifica della Carta. E soprattutto fiutando l'ocxcasione di distogliere il Vaticano e l'opinione pubblica dallo scivolone di ieri sui deliri xenologici leghisti legati al decreto "sicurezza". E gia' che c'e' insulta pure il padre di Eluana minimizzando la sofferenza per una situazione del genere: "fanno tutto le generose suore", fino a scadere nell'incredibile alludendo alla fertilita' della ragazza. Il Vaticano in tutto questo commenta "Che coraggio", come se uno come Berlusconi, con i suoi precedenti, fosse una sorta di Antigone moderna. Chi vuole un po' di vero coraggio lo trova qua.

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