mercoledì 5 dicembre 2007

Di lotta o di governo


Mentre a destra piu' che unirsi si litiga, procede invece a cauti ma produttivi passi il progetto dell'ex "cosa-rossa". Risultato piu' che positivo dei meccanismi di accorpamento innescati dalla nascita del PD. Oggi e' stato presentato il simbolo e il nome. Si chiamera' La Sinistra, l'Arcobaleno. Un richiamo esplicito nel segno grafico alla parola "sinistra", che tanto e' servito anche alla lista "A Sinistra per Veltroni" alle primarie del PD, ma niente falce e martello. Gia' qualche mugugno, ma pare che il simbolo sia solo provvisorio. Piu' che sul simbolo, e' invece il dibattito riguardo l'aspirazione del nuovo raggruppamento a farsi interessante. Bertinotti ieri ha auspicato un ritorno all'opposizione di Rifondazione, lasciando intendere che il governare all'interno di una larga coalizione rappresenta per un partito come Prc un'emorragia di consenso piu' che un'opportunita' di incidere sul paese e di far pesare le proprie istanze. Il doversi districare fra paletti e compromessi, fra alleati scomodi e bilanci in rosso, non vale per il presidente della Camera la possibilita' di lasciare il paese un po' piu' simile all'ideale che abbiamo in testa. E se l'Arcobaleno e' gia' oltre l'Unione, il Governo e' sempre piu' sul filo. Anche oggi battuto sulla sicurezza, e' l'unico al mondo ad essere tenuto in piedi dall'opposizione. Che non puo' permettersi, in piena resa dei conti, di soffiare in questo momento sul castello di carte.
Segnalo infine un'interessante riflessione di Domenico riguardo all'uso, o all'abuso, della consultazione diretta dei cittadini in questi ultimi tempi. Ormai anche la Chiesa ha scoperto lo strumento: il Vescovo di Pistoia ha indetto una sorta di primarie fra i fedeli della diocesi per la scelta del vicario. A breve il sondaggio allo stadio per la scelta del centravanti da schierare. La corsa alla partecipazione e' senz'altro un fatto positivo, ma stiamo attenti a non limitare alla consultazione il coinvolgimento dei cittadini. Partecipare non e' solo barrare una scheda, ma informazione, avere a cuore il bene comune, instaurare un confronto, cercare insieme soluzioni nuove e contribuire a realizzarle. Il rischio, dice Domenico, e' che la volonta' popolare sia utilizzata piu' che realizzata. E il risultato sarebbe disastroso.

1 commento:

BC. Bruno Carioli ha detto...

Concordo con le considerazioni sulla partecipazione. E' importante esprimersi in maniera "referendaria" o con primarie. Tuttavia la Partecipazione è cosa più grande ed importante.