martedì 7 agosto 2007

Voto all'estero: Mission Impossible


E' appena uscita la versione definitiva delle regole per il voto all'estero. Confermato quanto anticipato nei giorni scorsi: potranno votare nella circoscrizione estero, per via telematica, non solo gli iscritti alle liste degli italiani residenti all'estero, ma anche tutti coloro che vi si trovano temporaneamente, come me. Non e' chiaro cosa impedisca il doppio voto, tranne l'onestà dell'elettore.

Per la ripartizione Europa, che mette in palio 36 seggi, occorrono almeno 420 firme da raccogliere in almeno 4 Stati. Non solo: per ogni Stato va raccolto almeno il 15% (almeno 65) delle firme complessive. Un'enormità' in confronto a un collegio nazionale. Anche se in questo caso i seggi in palio sono molti di più, tuttavia le difficoltà logistiche sono ovviamente ancora più' grosse. Si riducono le possibilità' dei ricercatori, giovani e "temporanei", in favore dei soliti noti alla De Gregorio.

Organizzarsi in casa non e' quindi possibile. Ho intanto deciso di sostenere Rosy Bindi, e quindi contattato il suo comitato elettorale per dare una mano. Vedremo che ne uscirà fuori per l'Europa, se qualcun'altro e' interessato si faccia avanti.

Qualche considerazione finale sul perche' della scelta su Rosy. Intanto perche' ha dimostrato di avere un'idea piu' chiara di molti degli altri candidati su cosa vuol dire creare un partito davvero aperto, e che occasione enorme di apertura e' il PD ("Un Partito Democratico, davvero"); perche' sta facendo notare come l'operazione plebiscitaria delle oligarchie dei partiti nel sostenere Veltroni e le lottizzazioni gia' in atto a livello locale vanno invece nella direzione opposta. Il suo modello di partito e' quello in cui mi riconosco di piu', senza ""l'uomo solo al comando" panacea di ogni male, che guarda lontano in una direzione precisa, alla guida della sinistra senza guardare a nuove alleanze come proposto dai "coraggiosi" (da cui Veltroni non ha ancora preso direttamente le distanze).

Perche' e' una donna, e come tale conosce sulla pelle la difficolta' di farsi spazio in un mondo dominato fino ad oggi in larga parte dai soliti noti, uomini e over 50, in una logica che il PD dovra' scardinare per essere davvero democratico. Perche' mi riconosco nelle sue idee e nella sua lettera di intenti, in cui avrei solo dato piu' spazio al problema dei giovani e della precarieta'. Ma del resto, altrimenti un nostro contributo al progetto non avrebbe aggiunto niente.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

il 15% di 420 fa 63, non 65

beffatotale ha detto...

Sai com'e', in Astrofisica 1=10, quindi 63=65... come ordine di grandezza ci siamo! Delirio fiscalita'!