mercoledì 23 aprile 2008

Dolorose riduzioni del personale


Mentre attendiamo fiduciosi la cordata promessa per salvare Alitalia, la burla ai danni dei lavoratori dell'azienda e' tragica: siamo passati dalla cordata salvatutto al cappio delle "dolorose riduzioni di personale" nel batter di ciglia di un'elezione. E se ieri parlavamo di una politica che educa e che sa assumersi le proprie responsabilita', comincia il balletto dello scaricabarile tra Berlusconi e i sindacati sulla colpa della fuga di AirFrance dalla trattativa: tra chi chiedeva le stelle e chi ha usato la turbativa di mercato per raggranellare voti e' una bella lotta. Chi si professa liberista ha fatto sfumare la vendita della compagnia per biechi fini elettorali, e a chi è accusato di statalismo è stato impedito di vendere un'impresa di cui tutti, almeno a parole, vogliono disfarsi da 20 anni. Il tutto nel paese dei campanili e delle torri di controllo, con 100 aeroporti contro i 30 della Francia perche' ogni paesetto vuole il suo, e da sempre i governi regalano finanziamenti, autorizzazioni e incentivi come coriandoli, senza nemmeno porsi la domanda se un numero cosi' alto di scali pregiudichi la possibilita' per il Paese nel suo complesso di dotarsi di una adeguata connettivita' intercontinentale.
Contineremo quindi a versare il nostro obolo miliardario per sanare i debiti di una compagnia di sindacalisti senza vergogna, di facchini che mettono le mani nelle nostre valigie e bloccano i nastri trasportatori, dei dipendenti piu' coccolati e dei dirigenti piu' incompetenti d'Europa. Continueremo a goderci i paladini dell’identità nazionale con i soldi degli italiani, che dimostrano nei fatti come mai nei confronti dei capitali esteri la nostra sia oramai diventata un'economia di rigetto più che di attrazione. Continueremo a goderci i liberisti a parole, che poi invocano dazi e l'autarchia. Continueremo a goderci gli eroi del federalismo fiscale che per godersi l'hub padano verso il nulla vanno a bussare alla cassa Romana dei 300 milioni di euro (nostri). Oppure affideremo il tutto ai Russi, almeno sara' piu' economico mandare con un volo diretto i giornalisti non allineati in Siberia. Invece di una mitragliata, un bel volo diretto sola andata.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Era nell'aria che la questione Alitalia sarebbe stata gestita male. Mi aspettavo però che Berlusconi evitasse di spendere soldi pubblici e l'abbozzasse col teatrino delle cordate italiane e che, vinte le elezioni, avrebbe permesso ad air france di concludere l'affare. Invece no... c'ha messo nel mezzo i russi, le battute del tipo: ne parlo io con Sarkozy,... l'affare Air France è nato male...Da non crederci. Mi ha colpito pure Prodi che invece dei 100 milioni previsti di prestito ponte ne ha stanziati 300.. dicendo che Berlusconi lo aveva chiesto... Ma che gli venga una sincope a tutti e 2. Non esiste che lo stato continui a bruciare soldi in questo modo, sono 15 anni che si va avanti così... Di fronte a queste usurpazioni mi viene da pensare: ma quante poche palle ha la sinistra? Dov'era la sinistra per portare a termine una vicenda che aveva una soluzione unica e semplice: Air France. E invece no, si devono sentire le pagliacciate dell'anziano delinquente e di quel minorato di futuro ministro del tesoro... è veramente una beffa totale! po po po pancry