venerdì 30 maggio 2008

La bestia slegata


La destra gongola dopo che si e' scoperto che il capopopolo del raid del Pigneto e' una specie di Robin Hood de' noantri che ha un Che Guevara sul braccio, un passato burrascoso e dice di non essere razzista, "ma non se ne puo' piu'". Un Robin Hood guerrigliero che parla di dignita' e di rispetto, da ottenere coi cazzotti. Ammette di aver sbagliato, ma la situazione e' sfuggita di mano: "avevo capito che, senza volerlo, avevo slegato la bestia. Avevo capito che il veleno mio era il veleno di tutti". Adesso pare che ci fosse anche un nero. Pero' "se lo sentissi non diresti mai che è un africano. E' uno de noi. Parla romano e magna romano come noi. Per questo è venuto con noi". Insomma, e' un negro mascherato bene, quindi non da' fastidio. Gli altri, che magari invece delle fettuccine mangiano il cous cous, se non vogliono diventare come noi tornino pure da dove sono venuti. I commenti si sbizzarriscono, non si puo' piu' parlare di fascismo che ritorna, ci dicono. Infatti e' molto peggio, come dicevo giorni fa siamo al fascismo del senso comune. Mi scrive Augusto:

Adesso si scoprirà che nel "commando" punitivo c'era pure Gregoire, il transessuale romeno der testaccio, e poi vedrai che il tipo della radio in realtà è stato menato da un altro gay per motivi di gelosia.
Quindi come vedi la politica non c'entra con questa ondata di violenza fai da te, non c'è nessuna matrice di destra dietro questi avvenimenti, le ronde punitive si organizzano a destra come a sinistra: deve essere una conseguenza di questo nuovo clima di armonia per cui ieri si rallegrava l'omino con le scarpe di Prada rosse. Quindi possiamo continuare a menarci e ad organizzare ronde punitive senza paura di essere considerati razzisti.

Qui nel caso e' pieno di italiani, che si ostinano a far colazione col cappuccino invece di berselo doppo cena come ogni tedesco che si rispetti. Nel caso vi organizzaste, fatemelo sapere. Alla peggio ci organizziamo per la retata sul bus in assetto antisommossa.

Nessun commento: