mercoledì 4 giugno 2008

Powered by hope


Ci siamo, Barack Obama sara' il candidato democratico alle presidenziali USA. L'unico dubbio che rimane e' se Hillary fara' 'sto benedetto ticket. Il risultato e' storico, ma a dire il vero lo era gia'. Una donna e un afroamericano che si sfidavano. Il tutto a soli 50 anni dalle lotte nere per i diritti piu' elementari, come sedersi sugli autobus.

America, questo è il nostro momento. E' la nostra ora. E' il nostro momento di girare pagina sulle scelte del passato. La nostra ora di portare nuove energie e nuove idee per affrontare le sfide che ci stanno di fronte. Il nostro momento di offrire una nuova direzione al paese che amiamo

Cosi' ieri Barack commentava la vittoria nelle primarie. Vittoria, come dice il suo sito, "Powered by Hope". Quella stessa speranza che nelle elezioni italiane e' stata drammaticamente surclassata dalla paura, con tutte le conseguenze che oggi viviamo. Andrea Mollica segnala un interessante sondaggio del Daily Telegraph sui risultati dei candidati delle prossime presidenziali USA nei più grossi Paesi europei (!!). In Italia, un paese che ormai reputiamo irrimediabilmente di destra, il 70% degli intervistati avrebbe votato Obama, una percentuale piu' alta che nel resto d'Europa. Per il Telegraph, "in the Italian election in April, Walter Veltroni, the leader of the Italian Democratic Party, tried to capitalise on the popular support for Mr Obama. Not only did he refer to himself as an "Italian Obama" throughout the campaign, he even appropriated his "Yes We Can" slogan and translated it into Italian "Si puo fare!" Sadly, the tactic only served to highlight the differences between the two". Gli italiani vedono Obama infatti not only as stylish and sharply dressed, but, as one commentator put it: "he is the sense of change incarnate". An astonishing 70 per cent of respondents supported him in the Telegraph poll. Italians yearn for a similar political change – their politicians remain in the system for decade after decade". Forse dopo la batosta del "Si puo' fare" potremmo incominciare a capire dove abbiamo sbagliato con quel 40% che voterebbe Obama ma non Walter, invece di rassegnarci a un'Italia di destra in cui possiamo vincere solo per sbaglio.

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