mercoledì 25 luglio 2007

Ancora apologia


Non solo in Veneto. Anche in Toscana, al sole della Versilia, il revisionismo e l'apologia del fascismo vanno di moda nelle amministrazioni comunali. Apprendo da Controradio che il vicesindaco del comune di Pietrasanta sfoggia alla finestra della sua attivita' commerciale, accanto alla bandiera italiana, una bandiera della "X Mas". Gia' unita' della Marina Italiana, i simboli della "X Mas" vennero poi utilizzati da una famigerato corpo della Repubblica di Salo' che si distinse per rappresaglie contro civili e sostegno all'occupante nazista nella lotta ai gruppi partigiani. Pare che la bandiera sia poi stata ammainata, ma spero che secondo la Costituzione il vice sindaco (FI) Giovannetti sia stato gia' accusato di quell'apologia di fascismo che nonostante vari tentativi nella scorsa legislatura ancora resiste nel nostro ordinamento.
Nel frattempo il presidente dell'Associazione dei reduci della strage nazifascista di S.Anna di Stazzema, molto vicina a Pietrasanta, risponde alla provocazione ancora piu' grave provenendo da chi ha compiti istituzionali:

Sono Enrico Pieri e quale Presidente dell’Associazione “Martiri di S.Anna di Stazzema”, è mia volontà e dovere, a nome di tutte le vittime di S.Anna, dei superstiti e dei loro familiari, esternare la mia profonda indignazione nell’apprendere il provocatorio affronto messo in atto a Pietrasanta, dove nello stabile di uno dei rappresentanti istituzionali cittadini, sventola la bandiera della famigerata “ X Mas”. L’esposizione di quella bandiera è un oltraggio non solo per le vittime del nazifascismo, ma è anche un vile gesto nei confronti di tutti i superstiti che portano dentro le ferite di quel periodo, è un’offesa per le loro famiglie, è una mancanza di rispetto non solo per quei cittadini che ricordano le efferate gesta di quel corpo militare, ma lo è anche per tutti quei visitatori di Pietrasanta da oggi non più solo nota come “Piccola Atene”, ma anche come terra di nostalgici di un regime stigmatizzato dai principi della nostra Costituzione. L’esposizione di quella bandiera è poi un insulto per tutti quei visitatori che, a migliaia, salgono a S.Anna di Stazzema, dove parecchi superstiti ricordano ancora la presenza e la partecipazione alla strage di uomini che parlavano il versiliese. Io, essendo un superstite dell’eccidio di S.Anna, ho provato sulla mia pelle la crudeltà del nazifascismo, e so anche cosa significhi essere un emigrante italiano, però credo in un’ Europa Unita e nella pace tra i popoli, così, mentre tra pochi giorni, dopo 63 anni, l’organo della Chiesa di S.Anna di Stazzema, tornerà a suonare grazie al contributo di cittadini tedeschi, voglio e chiedo rispetto per la Memoria delle vittime, dei superstiti e delle loro famiglie da parte di Istituzioni che sono comunque regolate dai principi antifascisti della Carta Costituzionale.

S.Anna di Stazzema, 24 luglio 2007
Il Presidente dell’Associazione "Martiri di S. Anna" ENRICO PIERI

7 commenti:

italiano ha detto...

ed era anche ora che fosse così!!! per anni si è taciuto sulla verità perchè come al solito la storia viene sempre girata a proprio uso e consumo.

la vera Decima Mas, quella al comando di colui che si dimostrò essere un vero italiano ossi il Principe Junio valerio borghese (nella quale famiglia troviamo due Papi e una certa Paolina Bonaparte!!!! che per gli ignoranti era una sorella di napoleone), non è mai stata fascista e mai lo sarà!!!! Borghese per chi non lo sappia non accettò mai la tessera del partito offertagli da mussolini quando gli conferì la medaglia d'oro al valor militare e questo scatenò nel duce un forte odio nei suoi confronti, tanto che nell'esperienza di salò lo fece pure arrestare!!!

la decima combatteva per l'italia e per gli italiani e Borghese non avrebbe mai e poi mai voluto perpetrare una lotta fratricida, ma le compagnie partigiane comuniste (nn democristiane perche con loro cercò pure un alleanza, per la precisione con la osoppo, che però non ci fu non per rifiuto di quest'ultima ma per avversione del comando inglese dal quale la osoppo dipendeva) in contatto con mosca che spinse per le prime imboscate alla decima di borghese che era un jolly troppo pericoloso per il progetto dell'idea comunista in quel tempo!!! e tutti ben sappiamo che la guerra fredda infatti andava già delineandosi ancora prima della fine della guerra.

Borghese ripeto non fu mai e poi mai un fascista e come lui non lo furono i suoi uomini che LIBERAMENTE scelsero di combattere al suo fianco!!! e se qualcuno ben ricorda chi salvò Borghese dalle mani dei tribunali partigiani comunisti di milano fu James Jesus Angleton, importante agente dell'OSS americano in Italia proprio perchè era l'unica persona di cui in italia sipotessero fidare in funzione anti sovietica nel bruttissimo periodo di guerra fredda che venne dopo...i fatti parlano da soli...non si fidarono del re o di badoglio, i loro "alleati", ma di un uomo che combattè contro di loro!!!

e per chiarire trascrivo ciò che scrisse Borghese nel luogo del suo processo svoltosi a roma per collaborazionismo con i tedeschi (dal quale ricevette 12 anni di reclusione poi ridotti a tre per il prestigio dell azioni svolte in passato):

numero 1
--Una guerra si può perdere, ma con dignità e lealtà; e allora l’evento storico non incide che materialmente, seppure per decenni. La resa o il tradimento hanno invece incidenze morali incalcolabili che possono gravare per secoli sul prestigio di un popolo, per il disprezzo degli alleati traditi, e per l’eguale disprezzo dei vincitori con cui si cerca vilmente di accordarsi. Non mi sembra che tali ideali e convincimenti abbiano un’impronta fascista. Appartengono al patrimonio morale di chiunque.-- Valerio Borghese

numero 2

--L’8 settembre, al comunicato di badoglio, io piansi. Piansi e non ho mai più pianto. E adesso, oggi, domani, potranno esserci i comunisti, potranno mandarmi in siberia, potranno fucilare la metà degli italiani, non piangerò più.
Perché quello che c’era da soffrire per ciò che l’italia avrebbe vissuto come suo avvenire, io l’ho sofferto allora. Quel giorno io ho visto il dramma che cominciava per questa nostra disgraziata nazione che non aveva più amici, non aveva più alleati, non aveva più l’onore ed era additata dal disprezzo di tutto il mondo per essere incapace di battersi anche nella situazione avversa. Non ci si batte solo quando tutto va bene.--

quanto è vero quello che dice???non è forse vero che l'Italia ora come ora conta meno di zero in qualsiasi teatro mondiale???perchè???perchè siamo stati dei vermi...e questo nessuno se lo dimentica nel mondo, tranne noi!!!

numero 3

--Anch’io, in quei giorni del settembre 1943, fui chiamato ad una scelta. E decisi la mia scelta. Non me ne sono mai pentito. Anzi, quella scelta segna nella mia vita il punto culminante, del quale vado più fiero.
E nel momento della scelta, ho deciso di giocare la partita più difficile, la più dura, la più ingrata. La partita che non mi avrebbe aperto nessuna strada ai valori materiali, terreni, ma mi avrebbe dato un carattere di spiritualità e di pulizia morale quale nessuna altra strada avrebbe potuto portarmi.--

portate rispetto per un Uomo (e delgi Uomini) con la U maiuscola, che come lui seppero dimostrare cosa significa saper mantenere la parola data, essere leali e saper sopportare il peso delle conseguenze delle proprie azioni....fino anche al sacrificio della propria vita in nome di un ideale.......ma forse sono proprio quelli che ora ci mancano....

L'ITALIANO

beffatotale ha detto...

Schierarsi con i Fascisti, i Nazisti e i Repubblichini forniva a Borghese un carattere di spiritualità e di pulizia morale? Andiamo bene se questi sono gli uomini con la U maiscola.

Anonimo ha detto...

Apologia di Fascismo!? Ma stiamo scherzando!? Io spero proprio di si... Secondo la "legge Scelba" del 52, chiunque pubblicamente esalta esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche è soggetto a reato. Ma io dico... Questa "legge" è un tantinello anticostituzionale o no!? Si, perchè secondo l'articolo 21 comma primo della costituzione Italiana "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. " Allora ci stiamo prendendo in giro!? Secondo voi, è più grave l'apologia del fascismo o una legge anticostituzionale!? Rifletteteci sopra...

Anonimo ha detto...

Il patriota è una persona che difende la propria nazione, difendere la Repubblica Italiana significa essere ANTI-FASCISTI che vi piaccia o no =) sennò vi fate comprare un'isoletta e ci andate ad abitare !

Domvs ha detto...

X Anonimo....difendere una Repubblica Italiana nata dal tradimento,dalla menzogna e dall'alleanza con chi ha fatto della politica i Gulag o le bombe atomiche equivale a essere dei bastardi.Vacci tu sull'isoletta e tutta la tua famiglia,pezzo di merda!

Anonimo ha detto...

Quante parole... Quanti paroloni... A Marzabotto a Boves e a Mantova erano italiani con I maiuscola. La decima era un raggruppamento mercenario quasi come i lanzichenecchi e appoggiava una forza straniera di occupazione non un alleato sono i più antiitaliani di tutti i possibili casi, quelli si dei veri vermi. Forse non te la ricordi Brescia leonessa d'italia e le 5 giornate di Milano a cacciare i crucchi austriaci a sassate contro i cannoni.Basta pensare al disarmo del nostro esercito poi messo ai lavori forzati e alla prigionia e alla strage della Brigata Acqui sotto fuoco tedesco. Quella bandiera va ammainata. E'la bandiera dei traditori e dei perdenti sempre.

Anonimo ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=KpdcJckoSKQ