lunedì 30 luglio 2007

Le firme


Scaduto il termine per la consegna delle firme, sono in 7 sicuri e 3 incerti in corsa per la segreteria del PD. Veltroni, Letta e la Bindi, Mario Adinolfi che riesce nella non facile impresa di rimediare le 2000 firme senza il supporto organizzativo dei partiti cosi' come Gavazzoli-Schettini, Gawronski e Colombo.
Restano in dubbio Rutigliano, che ha raggiunto il quorum con un'ora di ritardo sul tempo limite, ma dichiara di aver avvertito del ritardo il comitato, nonche' Pannella e la sorpresa Di Pietro per la polemica sul regolamento. Entrambi negano di aver intenzione di sciogliere i propri partiti prima del 14 ottobre. Non ce la fa Lucio Cangini delle comunita' montane, fermo a 700 firme.

Queste candidature, in particolar modo quelle di Pannella e Di Pietro, dimostrano ancora una volta la capacita' di aggregazione e l'interesse sorto intorno al PD. Tuttavia i miei dubbi restano su Pannella e Di Pietro. Non riguardo alle perone: ognuno e' libero di candidarsi se si riconosce negli scopi e negli ideali del PD. Non penso male e concedo loro che questi siano i motivi che li hanno spinti, piu' delle telecamere e della pubblicita'. Il problema pero' e' che si candidano alla guida di un partito in costruzione i capi di altri partiti, che non hanno deciso in precedenza di contribuire con le loro idee e la loro storia alla nuova costruzione. E' noto che le grandi costruzioni lasciate all'estro dei costruttori senza regole e progetti ben studiati non reggono nel tempo. Non cadiamo in questo errore. Ben vengano Di Pietro e Pannella, ma solo se faranno dei passi chiari per mostrare di non avere il piede su due staffe e di crederci fino in fondo. Di Pietro almeno un passettino l'ha fatto, lasciando intendere che l'Italia dei Valori e' pronta a sciogliersi subito dopo le primarie. Spero che non dipenda dal risultato dell'ex pm il 14 ottobre ma da qualcosa di piu'.

Intanto continua la caccia a un comitato promotore del PD in Baviera. I DS Monaco continuano a tacere, sia per telefono che per email. Se era facile non ci piaceva.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

pannella e di pietro esclusi dalla rosa dei candidati, ultim'ora di sky tg 24

beffatotale ha detto...

Anche Colombo ammesso con riserva, ci sono dei problemi con le firme. Anche Rutigliano non ha abbastanza firme. Rimangono in 6 (Veltroni, Bindi, Gavazzoli-Schettini, Adinolfi, Letta, Gawronski), in attesa di eventuali ricorsi di Di Pietro e Pannella, e di chiarimenti da parte di Colombo.

beffatotale ha detto...

Anche Furio Colombo lascia. "Nel vostro comunicato di oggi mi annunciate di avere accolto 'con riserva' le firme della mia candidatura in quanto molte di esse appaiono in moduli inviati via fax, dunque fotocopiati. E mi chiedete 'entro 48 ore' gli originali. Mi rendo conto che la vostra richiesta e' legittima in base alle antiche regole burocratiche che questa vostra segreteria si e' data, scegliendo di ignorare un'altra Italia dell'Ulivo, quella delle autocertificazioni introdotte nella vita
italiana dalle leggi Bassanini. Non potro' adempiere all'impegno che mi avete assegnato per le stesse ragioni che mi hanno costretto ad accettare fax da sostenitori generosi e amichevoli che pero' non potevano consegnarmi i moduli di persona. La ragione e' che non sono in condizioni, come e' noto, di allontanarmi dal Senato. Sarebbe arduo rintracciare in varie città italiane gli originali dei miei fax. E non avendo strutture nazionali o partitiche cui fare riferimento o da cui farmi rappresentare, continuo nel mio impegno che chiede presenza. E rinuncio alla candidatura"