martedì 12 febbraio 2008

Strumentalizzazioni, pretesti e il coraggetto


Reduce da una maratona (quasi) terminata di lavoro indefesso, scopro che di tutto e di piu' e' successo in questi due giorni sulla scena politica.
Comincio dall'ennesima sparata di Ferrara sul Foglio, con tanto di scialo di punti esclamativi e di "non abbiamo paura". L'idea delirante e' una lista "pro-life", a sostegno della moratoria (??) sull'aborto, che secondo misteriosi sondaggi avrebbe il 7% dei voti. A parte il complesso e onnicomprensivo programma elettorale in un singolo punto ("C'è chi parla delle licenze dei tassisti, chi della privatizzazione di Alitalia, chi delle aliquote che vanno abbassate: questo argomento è almeno altrettanto importante"), la mossa appare anche non troppo velatamente come l'estremo tentativo di spaccare il fronte cattolico a sinistra utilizzando il sempre valido grimardello dell'aborto. Probabilmente il buon Ruini si sara' reso conto che le sue marionette stanno intrecciandosi con i fili: i "familisti" della Rosa Bianca non sembrano cosi' devastanti e il CCD casca a pezzi. Disperato, prova a giocarsi il carico pesante. D'altronde il direttore dell'Avvenire Boffo aveva pochi giorni fa dichiarato candidamente "l'interesse dei cattolici (leggasi di Ruini e compari, io e molti altri non abbiamo ne' interessi di questo tipo ne' tantomeno tali obiettivi, e vergogna a Boffo che crede di parlare a nome mio), ma anche dello stesso centrodestra, che sia salvaguardata la presenza in quello schieramento di un partito che fa direttamente riferimento alla dottrina sociale cristiana”. Uno ovviamente si domanda come possa fare riferimento alla dottrina un partito che sostiene un candidato Presidente che, tanto per fare un esempio tra mille, oggi dichiara che gli evasori fiscali sono solo dei discoli e che non vanno perseguiti perche' "la lotta all'evasione frena i consumi" (sic). Ma a parte questo, quale sara' mai l'interesse della Chiesa (leggasi, ancora,di Ruini), evidentemente decisivo, a piazzare la bandierina nel centrodestra? Siamo sicuri che in ballo ci siano solo la legge sull'aborto e il terrore delle coppie di fatto? Di questo dovrebbero preoccuparsi tutti quelli che, a sinistra, si accapigliano sugli specchietti gettati da Ferrara e dai suoi amici in campo, guardando il dito e ignorando la luna. E perche' Camillo (o chi per lui) della sinistra, per usare un termine evidentemente a lui caro, se ne frega? Non varrebbe la pena avere una bandierina anche di la'? Forse che i comunisti mangiano i bambini, mentre i liberisti si arricchiscono a spese della comunita' ma almeno mangiano solo caviale? E pensare che, tanto per esagerare come Ferrara, il Levitico spiega addirittura che la proprieta' privata non esiste (25,23: Le terre non si potranno vendere per sempre, perché la terra è mia e voi siete presso di me come forestieri e inquilini), senza stare neppure a scomodare quel tale di Nazareth che si e' sgolato per spiegare che bisogna stare sempre dalla parte degli oppressi e dei poveri. Prima o poi si stanchera' di essere tirato per la tunica di qua e di la', per giunta unicamente per convenienza. Comunque sia, a voler vedere proprio qualcosa di positivo in questa storia magari e' la volta buona che ci leviamo la Binetti di mezzo.
Tolto il sassolino di Ferrara dalla scarpa, il grosso e' fatto. Sorvolando sul geniale opportunismo di Padoa-Schioppa, mi resta il coraggetto del PD. Dopo le pressioni e gli appelli che piovevano da piu' parti, compreso questo blog, il PD ha finalmente annunciato che ci saranno delle consultazioni per la scelta dei candidati. Il termine, orribile, sottende il fatto che solo gli iscritti (ma non era un partito senza iscritti?) potranno pronunciarsi, con modalita' ancora da definirsi. Ma e' cosi' difficile osare ancora un po' e andare oltre il coraggetto?

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi associo alla lista dei cattolici che hanno degli interessi un po' diversi (direi in conflitto) con quelli di Boffo.
Comunque vorrei farti notare che il CCD è anni che non c'è più, immagino volessi scrivere UDC...
E' troppo sperare che tra qualche mese almeno metà di queste sigle assurde saranno dimenticate per sempre?????

beffatotale ha detto...

Lapsus Freudiano. Anche se poi son sempre gli stessi che si cambiano l'etichetta per aggirare la data di scadenza.

Anonimo ha detto...

A proposito di etichette, vorrei aprofittare del tuo blog per far sapere che Pezzotta et al hanno "rubato" il nome "La Rosa Bianca", non solo ad un'associazione tedesca di studenti universitari, con base a Monaco, che si oppose al nazismo (http://it.wikipedia.org/wiki/Rosa_Bianca)
ma anche ad un'associazione culturale e politica (http://www.rosabianca.org/), attiva da quasi 30 anni, che si ispira agli ideali del gruppo tedesco e che poco ha a che vedere con Tabacci e compagnia bella!

beffatotale ha detto...

Ma infatti non dovevano chiamarsi con l'ancor piu' brutto "Rosa per l'Italia"? Una domanda, ma perche' ai movimenti politici (ehm) piaceranno cosi' tanto le piante in generale e le rose in particolare? Bianche, nel pugno, rosse, garofani, querce, ulivi... quasi quasi mi manca l'asinello!