giovedì 3 aprile 2008

Ecco, appunto


A proposito del post precedente, leggo adesso le dichiarazioni della presunta paladina della cristianita' Professoressa Binetti. Dato che per candidarsi nelle liste del PD ha firmato sia il manifesto dei valori, sia il programma elettorale, e dato che sia il programma al punto 2 comma d e il manifesto al punto 2 sono piuttosto chiari in merito e non passibili di interpretazione, o si rimangia quello che ha detto e chiede scusa o va fuori subito. E se non si puo' piu' cambiare le liste, si impegni a rinunciare gia' il 15 Aprile. Nel dubbio, meglio se va fuori, ha gia' abusato abbastanza della nostra pazienza, che noi un cilicio del genere non ce lo siamo scelti. Se abbiamo gia' mollato qualche zavorra, non e' una buona ragione per non completare l'opera.
Per consolazione una buona notizia, cade l'ultimo muro d'Europa. A Cipro l'unificazione e' piu' vicina, dopo 45 anni. Di questi tempi i muri fan fatica a stare su, almeno quelli.

9 commenti:

Pietro_d ha detto...

son d'accordo... se non crede nel manifesto... si sospenda da sola!

Anonimo ha detto...

Perché dovrebbe sospendersi, se nemmeno Veltroni e i maggiorenti del Pd ci credono in quel manifesto?
Forse è facile parlare da fuori, ma secondo me tutti quelli che ci credono davvero nel partito democratico e non sopportano queste persone dovrebbero, dopo le elezioni, sbattersi per ottenere un congresso vero in cui mettere paletti veri

beffatotale ha detto...

Ciao skeight, ma mi spieghi perche' e' cosi' ovvio che nessuno ci crede in quel manifesto? I paletti ci sono gia'. Sono scritti nel regolamento e nel manifesto. E infatti molti dei volti noti sono rimasti a casa, il delirio della scorsa legislatura di dichiarazioni e smentite incrociatre non c'e', a parte pochissimi che ogni tanto sbinettano. E che vanno potati per terminare l'opera. Insomma, se a qualcuno fa comodo pensare che nessuno ci crede, libero di farlo. Ma i fatti sono altri.

Anonimo ha detto...

Appunto, i fatti sono che al posto dei molti volti noti rimasti a casa sono entrati nuovi ben peggiori: Madia, Calearo, Ichino, Del Vecchio... sono una minoranza tra le varie centinaia di candidati, certo. Ma sommati a Binetti, Cioni e compagni e, soprattutto, ad una leadership chiaramente opportunistica come quella di Veltroni, acquistano un peso molto più ampio.
Poi può benissimo darsi che sia io a peccare di eccessivo pessimismo e di pregiudizio nei confronti del Pd, ma questo lo verificheremo dal 15 aprile in poi...

beffatotale ha detto...

Cioni non e' candidato. I nuovi, a parte chi e' gia' inciampato in qualche dichiarazione poi ritrattata, vanno prima visti all'opera. Comunque, come dici, lo verificheremo dopo il 15 Aprile: certo e' che il PD e' l'occasioneper cambiare davvero questo paese. Spero non vada sprecata.

Anonimo ha detto...

Non fatevi illusioni: Binetti & soci sono la "vera" anima del PD.

beffatotale ha detto...

E perche' mai? Perche' lo dice Bertinotti? Fatti, non propaganda.

Andrea Maccarrone ha detto...

Una cosa è certa, le idee della Binetti, e l'intransigenza fideistica con cui le difende e e promuove erano note prima del manifesto, dopo del manifesto e prima della candidature. LEi le ha sempre ribadite in più occasioni, rischiando persino di far cadere il Governo sul punto (e non fu buttata fuori allora).
L'hanno candidata - alla camera in Lombardia, in posizione blindatissima - sapendo tutto ciò. Se l'hanno fatto è proprio per l'idee che esprime e per l'elettirato che richiamerebbe, non credete? E lei non è certo l'unica clerico-integralista ricandidtata (anzi si scoprono anche new entry come la giovane Madia)...
Il problema nel pd sta alla radice del suo processo costitutivo. E per il momento lìunico segnale che si può dare per sperare che cambi è non votarli, scientificamente, soprattutto dove sono presenti i teodem clerico-fascisti più noti!

beffatotale ha detto...

E' vero che le sue idee si sapevano gia' da prima e che e' stata candidata ugualmente, per evitare una spaccatura dolorosissima prima delle elezioni. E' vero anche che una che fa della coerenza (secondo lei) una bandiera, non si capisce come si senta di dover essere coerente con certe cose e con altre no. Detto questo, non capisco che vuoi dire con "il problema del PD e' alle radici del suo processo costitutivo". Io creedo che sia la sua forza. Che si poteva fare di piu', ma che gia' sono stati ribaltate moltissime concezioni e incrostazioni della vecchia politica. Il nuovo e il cambiamento sono tornati a essere un valore. E se non si vota per il PD, chi e' capace oggi di cambiare davvero questo paese spaccato, con i fatti e non solo con le parole?