lunedì 1 settembre 2008

Razzismo anonimo


L'Emergenza Nazionale non accenna a rallentare. Anzi, stiamo per raggiungere il vertice. Via Piovono Rane, scopro che il comune di Cantù (Como) mette a disposizione dei cittadini un ufficio e un numero verde per denunciare i clandestini, anche in forma anonima. E' l'ultimo geniale provvedimento voluto dall'amministrazione comunale guidata dal sindaco della Lega Nord Tiziana Sala (nella foto), approvato in una delibera dalla giunta pochi giorni fa. Apparentemente il lavoro di verifica delle soffiate anti-negri puzzolenti, che si aspettano in forma rigorosamente anonima, sarà coordinato da "agenti speciali" che saranno scelti tra i vigili comunali in servizio. Probabilmente con licenza di uccidere. La giunta leghista di Cantù dice di non temere false denunce e "confida nella piena collaborazione dei suoi concittadini per l'attuazione del progetto per trovare i clandestini presenti sul territorio comunale". Il numero verde non esiste ancora per motivi tecnici, ma e' gia' possibile segnalare eventuali negri irregolari nascosti allo 031717411, il centralino dei vigili. Alessandro Gilioli ha provato a fare una falsa segnalazione da numero anonimo, senza dire chi fosse, in una via a caso presa su Google Maps. E' tutto vero, nemmeno chiedono chi stia chiamando. Mancano solo le stelle sul braccio e i forni. I campi li abbiamo gia'.
Cosi' il sindaco Tiziana Sala: "Vogliamo essere d'aiuto alle forze dell'ordine. Definisco il progetto un tentativo di partecipazione, perchè sul nostro territorio sono presenti troppi immobili affittati a clandestini. Questo è un reato da perseguitare". "Perseguitare", nemmeno "perseguire", un lapsus significativo. Non so nemmeno come commentare tutto questo. Non sono in grado di capire ne' il sindaco e la giunta che immaginano una mostruosita' come le delazione per smascherare disperati, ne' quelli che chiamano per segnalare il vicino di casa, colpevole probabilmente solo di mandare odori speziati quando cucina. Vergogna.
Ho inviato al sindaco Tiziana Sala (sindaco@comune.cantu.co.it) e alla segreteria della giunta (segreteria@comune.cantu.co.it) la seguente lettera. Invito tutti a fare lo stesso, perche' se il limite era gia' stato passato, stiamo raggiungendo vette che sinceramente pensavo irraggiungibili. In attesa di avere almeno un numero verde anti-razzisimo.

Gentile Tiziana Sala, Sindaco di Cantù,

leggo con stupore e sconcerto su Repubblica dell'iniziativa della giunta del suo comune di mettere a disposizione dei cittadini un ufficio e un numero verde per denunciare eventuali stranieri senza regolare permesso di soggiorno, anche in forma anonima. Ritengo l'iniziativa indegna di un paese civile, e pericolosissima non solo per l'evidente intento razzista e discriminatorio, ma anche per il mantenimento di quella stessa legalità, pace civile e armonia che il suo partito, e sono certo anche lei e la sua giunta, dite di voler riportare in Italia e a Cantù. La delazione anonima rappresenta infatti una degenerazione e una pessima interpretazione del senso civico: e' pericolosa perché mira a dividere, a minare la fiducia reciproca, quando invece l'unione e la solidarietà tra i cittadini e' la base del vivere civile. Mira a scaricare la responsabilità e le conseguenze delle proprie azioni nascondendosi dietro l'anonimato, quando invece l'assunzione di responsabilità personali e' il primo passo verso un progresso vero e duraturo della comunità. Come potrebbe poi sapere un normale cittadino se i vicini stranieri, il passante di colore, la persona dai tratti asiatici che siede accanto a lui ogni domenica sul banco della Chiesa vive in Italia senza permesso di soggiorno? Per quale motivo dovrebbe e potrebbe sostituirsi alle giuste autorità' incaricate di questi compiti? Scatenare un'inutile caccia all'uomo, spesso colpevole solo di essere fuggito dalla sua casa e dai suoi affetti alla ricerca di un futuro migliore in un paese che non lo vuole, e farlo utilizzando strumenti tanto inefficaci quanto dannosi e' tutto il contrario di quel "tentativo di partecipazione" con cui ha definito il progetto nella sua intervista a la Repubblica. Si tratta solo dell'ennesimo tentativo di definire un capro espiatorio, un diverso su cui scaricare le ansie e le paure, possibilmente in forma anonima, per distrarre l'attenzione dai problemi più seri che la politica non sa o non vuole affrontare. Perché se la sicurezza non e' ne' di destra ne' di sinistra, i diritti umani di tutti, e il rispetto per il diverso, la solidarietà e la compassione per i più deboli, quelle devono essere la nostra cultura e il nostro valore. Due infatti sono gli obiettivi culturali principali che una società democratica dovrebbe avere come riferimento: educare alla dimensione della solidarietà e alla responsabilità individuale e collettiva. Entrambi gli obiettivi cozzano quanto mai con l'iniziativa da lei promossa. Spero quindi sinceramente che il provvedimento sia al più presto ritirato, attendendo con curiosità di conoscere il suo punto di vista.

Distinti saluti,

Giovanni Cresci

Fate girare, scrivete a Cantu', aderite nei commenti e mettete sul vostro blog il bannerino dell'Emergenza Nazionale.

10 commenti:

Cosimo ha detto...

No qui siamo al delirio totale...
Ho messo sul mio blog il tuo post e spedito lettera a sindacessa.
Boh..io un mi raccappezzo..più

Suro ha detto...

Delirio!
aderisco...

Anonimo ha detto...

Ok, ci sto. Tiziana

Anonimo ha detto...

Spedita mail al sindaco di Cantù, dove i Porsche Cayenne sono solo "S"

beffatotale ha detto...

Abbiamo chiamato il numero della polizia di Cantu: tutto vero, dicono che non hanno ancora disposizioni, e di richiamare quando tutto sara' partito sul numero verde. Ma volendo la denuncia anonima la potevamo gia' fare.

D.M. ha detto...

Spedita la mail a Cantù !
C'è da vergognarsi e basta... ma non è il caso di scoraggiarsi, più si scende in basso e più c'è da sperare.
Per tenerci a galla in tutta questa merda,sperare, è il minimo.

Anonimo ha detto...

A me il Comune di Cantù ha risposto.
A Gigi la pubblicazione...

beffatotale ha detto...

che ingiustizia! Perche' a te si' e a noi no? :D!

Anonimo ha detto...

Chi scrive è una ventisettenne canturina. Delusa, arrabbiata, piena di vergogna per la geniale trovata del nostro sindaco (che riscuote grande successo!), ma allo stesso tempo piacevolmente sorpresa dall'appassionato lavoro di tanta gente che, a partire dell'entrata in vigore dell'ordinanza
"antisbandati"(14 dicembre 2007, pensata per limitare l’accesso degli
stranieri in città) sta impiegando parecchie energie per contrastare le tendenze razziste della comunità canturina, e che in questi ultimi tempi si sta dunque impegnando per esprimere la propria contrarietà alla delibera in questione.
E' assolutamente chiaro quale sia il reale intento del provvedimento, ma c'è chi vorrebbe farci credere che "buttare fuori di casa i migranti irregolari favorisce una opportuna regolarizzazione della loro situazione e li sottrae alla mercè di persone disoneste e pronte ad approfittarne".
Di fronte a queste parole mi sento offesa, la mia intelligenza si ribella. Il palese movente xenofobo e razzista vigliaccamente mascherato dall'adesione ai più alti ideali di convivenza civile e vera integrazione. Davvero patetico.
In più si sta creando -a Cantù come in tutt'Italia- un clima di paura al fine di ottenere il consenso per un'opera di repressione nei confronti di categorie meno gradite (per usare un eufemismo!), facendo diventare ormai il razzismo a norma di legge. E in questi giorni ne abbiamo avuto un clamoroso esempio con l'approvazione della mozione per le "classi d'inserimento" per gli studenti stranieri; certamente accolta per "garantire loro una migliore integrazione".
Come canturina e come insegnante (tra l'altro in una scuola dove il 70 % dei bambini non è di nazionalità italiana) sono veramente sconcertata per tutto ciò che sta accadendo (per non parlare del subbuglio per l'attuale riforma scolastica! ma questo è un altro capitolo..). La situazione va degenerando e temo davvero ci sfuggirà presto di mano.
In questi giorni, la mattina, quando entro in classe, penso che prima o poi arriverà qualcuno che, promettendo ai bambini e alle loro famiglie una confortevole vacanza, li caricherà tutti su un treno con destinazione sconosciuta.
Ma tanto cos'avrò da preoccuparmi?
Sarà indubbiamente per garantire loro aria più sana, maggiormente compatibile con il loro organismo abituato a climi diversi.

Comunque,tornando al discorso iniziale, volevo ricordare anche su questo blog se mi è concesso, che Cantù -o meglio, la parte più coscenziosa di Cantù- si sta mobilitando per evitare che la delibera comunale venga applicata, per sensibilizzare i cittadini, perchè facciano proprio il principio dell'accoglienza nei confronti dei migranti e soprattutto perchè le istituzioni garantiscano loro il diritto alla casa e al lavoro.
Per questo, durante questa settimana sono state raccolte le firme per chiedere l'annullamento della delibera e SABATO 25 OTTOBRE 2008 alle ore 15.00 in Largo XX Settembre si terrà un incontro per dire NO AL RAZZISMO. E pure al razzismo anonimo.
Voi intanto continuate ad aderire numerosi all'iniziativa di Giovanni. Scrivete, scrivete scrivete, divulgate la notizia, per evitare che questo diventi un vergognoso precedente.

Ciao
Daniela

Giovanni pubblicherò la lettera sul mio blog.

beffatotale ha detto...

Ciao Daniela, grazie mille delle notizie e in bocca al lupo per la battaglia! Se lasci il link del tuo blog, verro' volentieri a leggere come evolve la situazione...
Grazie ancora!