mercoledì 16 gennaio 2008

Eppur si muove


Esce una prima bozza del testo di decreto delegato sul Riordino degli Enti di Ricerca, presentato ai sindacati di categoria il 9 gennaio dal Ministro Mussi. Il decreto è ancora in una versione incompleta, manca ad esempio la definizione delle missioni dei vari enti, e in una fase di elaborazione non ancora definitiva. Il Ministro incontrerà ancora parti di comunità politiche e scientifiche per limare i dettagli. In ogni caso lo stato avanzato del documento definisce già un completo cambio di paradigma nell'organizzazione degli Enti Pubblici di Ricerca, finalmente svincolati dalla politica e orientati verso una piena autonomia partecipata. Sono anche previste misure di valutazione comparata degli istituti. Eppur si muove. Di seguito il testo del comunicato stampa dei ricercatori del CNR:

Dopo l'approvazione della Legge nr.165 (Delega al Ministro dell'Universita'; e Ricerca per il riordino degli Enti Pubblici di Ricerca) e' stata resa nota una bozza del Decreto Legislativo che dovrebbe recepire il dettato della legge. Si tratta a tutti gli effetti di una svolta che sta suscitando interesse da una gran parte della comunita' scientifica italiana. Finalmente, dopo decenni di controllo politico, gli Enti di Ricerca vigilati dal Ministero della Ricerca tra cui, fra gli altri, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, l'Istituto Nazionale di Astrofisica, l'Istituto di Fisica Nucleare e l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia riescono ad avere una propria autonomia statutaria. Essi potranno autogovernarsi applicando l' autonomia prevista dalla Costituzione Italiana, affrancandosi così dal controllo dei vari governi in carica. Il loro ruolo diventerà più preciso favorendo al contempo complementarietà fra le diverse componenti del sistema ricerca in Italia. I quadri di comando verranno snelliti e verra' garantito il diritto dei ricercatori, peraltro gia' sancito dalla Carta Europea, di partecipare alle decisioni ed eleggere proprie rappresentanze significative negli organi di governo degli Enti. I Presidenti degli Enti verranno scelti dalla stessa Comunita' Scientifica attraverso il moderno strumento dei Search Commitees formati da persone di alta qualificazione scientifica. Per la prima volta nella storia della ricerca italiana, responsabilita' di gestione e direzione strategica ricadranno sulle spalle delle ricercatrici e dei ricercatori piu' qualificati, nel tentativo lodevole di liberare gli Enti da quell'oscuro sottobosco che ha gestito con gravissime conseguenze, le scelte piu' importanti degli ultimi anni. Il Decreto introdurra' anche una sostanziale pariteticita' fra ricercatori e professori Universitari sancendo finalmente un'osmosi virtuosa di esperienze scientifiche e didattiche che saranno molto utili all'intera societa'. La svolta del Decreto Legislativo che vede la luce in questi giorni, e' il frutto di anni di grave sofferenza della ricerca italiana e dell'opera di tanti singoli ricercatori e professori universitari che non si sono mai rassegnati al degrado che e' culminato con le ultime turbolente vicende vissute in modo particolare dal CNR. Tutte le forze dell'arco costituzionale hanno contribuito a raggiungere questi importanti obiettivi con l'approvazione bipartisan della Legge di Riordino, dando cosi' finalmente autonomia alla scienza rispetto alla politica. Un risultato che fa ben sperare per il futuro della ricerca italiana che ora attende di ricevere risorse adeguate alle sue capacita' e ai suoi programmi di sviluppo. Una rapida approvazione del provvedimento ed una politica scientifica seria da parte dei governi sono ora auspicabili.

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