mercoledì 24 ottobre 2007

Le grandi manovre


Sono in pieno svolgimento, ormai nemmeno piu' sottotraccia, le grandi manovre al capezzale del moribondo governo Prodi. Da un lato Berlusconi spinge per andare subito alle urne anche con il "Porcellum", rifiutando ogni intesa sulla riforma perche' sa che il tempo gioca contro di lui, mentre il PD guadagna consensi e la sinistra "radicale" si unisce. Dall'altra Mastella prima giura di non votare la Finanziaria, salvo poi di nuovo d'accordo con Di Pietro e Rosa nel Pugno sfiduciare il presidente della RAI perche' "il CdA era diventato un monocolore PD". Da un lato la sinistra "radicale" scende in piazza a far la "diga" ma anche un bello spot elettorale, e Bertinotti fa sapere che nell'Unione "nessuno capisce piu' nulla" e che il governo e' alla fine. Dall'altro Ruttelli, Casini e la Lega si accordano per sostenere il modello elettorale tedesco, che non prevede vincolo di coalizione da dichiarare prima del voto, per poter dar luogo a "alleanze di nuovo conio" appena usciti dalle urne e non sconvolgere pero' preventivamente il proprio elettorato. Tra l'altro lo stesso Ruttelli, pur ben guardandosi dal presentarsi alle primarie per evitare una magra figura, fa capire che i 300 "coraggiosi" eletti con Veltroni alla Costituente di Sabato formeranno una vera e propria corrente ben decisa ad andare in quella direzione. Nel fuggi fuggi generale, Prodi tenta di tenere insieme i cocci del suo governo. Ma c'e' ancora qualcuno che sta cercando di fare il bene dell'Italia invece di contarsi i voti e escogitare come prenderne di piu'?
Comunque sia, se Prodi cade e si va a votare, torna inevitabilmente Berlusconi, che alla fine mettera', come sempre, tutti i suoi alleati d'accordo, visto che non si vede all'orizzonte neanche uno straccio di idea o di progetto che possa fare a meno di lui. C'e' chi dice che con questa legge elettorale anche il biscione dura poco, e che i numeri saranno gli stessi a parti invertite. Penso invece che anche in queste condizioni per fermarlo occorrerebbe un miracolo del PD, che pero' dovrebbe presentarsi da solo dato che all'Unione, purtroppo, non ci crede piu' nessuno. E correre da soli con questa legge che premia le coalizioni non e' possibile. Se invece va a buttarsi con il centro e l'UDC come vorrebbero i Ruttelliani, cancella il senso della sua nascita, da' ragione a chi tra i "radicali" pensa al PD come la casa dei moderati (moderato sarai tu e Ruttelli) e va incontro al suicidio politico. O con la "Cosa Rossa", o non c'e' scampo. D'altronde se Prodi non cade e la situazione non muta direi che le probabilita' di una vittoria futura scemano ancora di piu', e chi ci facciamo del male da soli con lo spettacolo imbarazzante fornito ogni giorno dalla maggioranza. Non so neanche piu' cosa sperare. Guardo le nuvole lassu'.

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