giovedì 18 ottobre 2007

Anche il Papa il 20 Ottobre


Oggi il Papa alla "Settimana sociale dei Cattolici", oltre a occuparsi della sentenza sul caso di Eluana di cui ho parlato gia' ieri, ha finalmente individuato nella precarieta' un'emergenza etica e sociale, e il vero ostacolo alla stabilita' e al futuro della famiglia. Lo suggerivo mesi fa a vescovi, ex sindacalisti e atei devoti troppo impegnati a prendersela con i Dico. "Quando la precarietà del lavoro non permette ai giovani di costruire una loro famiglia, lo sviluppo autentico e completo della società risulta seriamente compromesso". Colpevolmente in ritardo la voce forte della Chiesa su questo tema.
E su questo stesso tema la sinistra "radicale" sabato scendera' in piazza: per chiedere al governo (di cui fa parte) piu' coraggio nel contrasto della precarieta', ma anche per l'abolizione totale dello scalone pensionistico, una politica per le abitazioni popolari, diritti alle coppie di fatto, diritti dei migranti, ritiro dall'Afghanistan, tutela dell'ambiente, lotta alla mafia. Sullo scalone ho gia' detto piu' e piu' volte come la penso, e l'eta' pensionabile va inevitabilmente alzata al contrario di quanto si chiedera' il 20. Per il resto i temi sono tutti giustissimi, ma mi sembra che sarebbe piu' costruttivo per i "radicali" utilizzare gli strumenti parlamentari e di governo che ha a disposizione per portarli avanti. Una manifestazione in questa situazione rischia pero' di minare la possibilita' reale e concreta di fare qualcosa, cosi' come i ricattini e i muretti messi su per ostacolare il lavoro di un governo che su molti temi, come la politica estera, ambiente, diritti delle coppie di fatto e dei migranti ha gia' elaborato importanti innovazioni legislative e operative. Resta tuttavia ancora aperto, con tutta la sua gravita' praticamente immutata, il problema della precarieta', della giungla ancora legalizzata nei contratti a termine, della mancanza assoluta di diritti e di ammortizzatori per chi con questi contratti deve vivere. E, aggiungo io, sono ancora al loro posto molte delle leggi vergogna approvate dallo scorso governo.
Ben venga allora un richiamo, almeno su questo tema, per riportare il problema ben in evidenza. Ma stiamo attenti che la manifestazione di sabato, anziche' un memorandum, non diventi un minestrone e un bello sgambetto al governo. Che resta, ne sono convinto, lo strumento che anche la sinistra "radicale" ha per fare nell'immediato qualcosa di concreto. A meno che non si ritengano ormai piu' utili gli spot elettorali.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Che le pensi di questo?

http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2092327
(Lasciando stare il titolo dell'articolo che è fuorviante)

beffatotale ha detto...

Ciao pagur, ne parla anche Repubblica. Vediamo che succede anche dopo il passaggio parlamentare, comunque piu' che la burocrazia credo che si voglia irrigidire le responsabilita'penali di chi scrive su internet (e.g. diffamazione tec etc etc). Giusto in principio, grave per come vanno in Italia queste cose, ovvero che chi ha avvocati e mezzi denuncia e chi anche se ha ragione ma non ha mezzi adeguati per difendersi ne paga le conseguenze.

beffatotale ha detto...

Qui una fonte quasi di prima mano sull'argomento: come da mia sensazione iniziale molto rumore per nulla (almeno spero):
http://www.giannicuperlo.it/?id_blogdoc=1654496