giovedì 10 maggio 2007

I vecchietti terribili e i giovani tedeschi

Sta per entrare in vigore in Italia lo "scalone" Maroni-Tremonti che innalza l'eta' pensionabile. Molte le voci contrarie, il Governo pensa a un qualche intervento correttivo, pur mantenendo il principio dell'innalzamento inalterato.
Proprio oggi, a seguito di alcune dichiarazioni del ministro Padoa-Schioppa, Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani hanno fatto sapere che si opporranno a qualunque tentativo in questa direzione, e che "la revisione dei coefficienti e l'innalzamento dell'età pensionabile non sono all'ordine del giorno".
Fanno coro i sindacati. Il segretario confederale della Uil Domenico Proietti e' senz'altro "per tornare anche nel 2008 a 57 anni di età e 35 di contributi e perchè la scelta sull'età di pensionamento sia volontaria".

Sara' mica perche' i sindacati in Italia hanno gli iscritti piu' anziani d'Europa? Tanto le pensioni dei 57enni di oggi le paghiamo noi giovani, a loro che importa se di questo passo non ci saranno piu' soldi per le nostre di pensioni? Aumentare l’età di pensionamento, rivedere i coefficienti di trasformazione e investire nella previdenza complementare già oggi rappresenterebbe un esercizio di equità intergenerazionale perché consentirebbe di non far pesare tutto il peso dell’invecchiamento sulle generazioni giovani e future. Vi invito di nuovo a leggere l'illuminante pamphlet "L'Italia spiegata a mio nonno" per un quadro della (tragica) situazione.

Intanto qua in Germania, mentre il governo ha alzato l'eta' pensionabile da 65 a 67 (!!) anni, un gruppo di 10 giovani (il piu' vecchio ha 32 anni) parlamentari tedeschi di tutti gli schieramenti hanno presentato una proposta di modifica della Costituzione per garantire l'equita' intergenerazionale. Mello, sempre attento, aveva segnalato un articolo uscito in Italia su questa proposta.
I giovani deputati fanno notare che "i problemi correnti sono oggi spesso non risolti, ma semplicemente rimandati a domani con il loro carico aumentato. Nelle politiche ambientali e energetiche gli effetti irreversibili gia' raggiunti adesso saranno pagati per molto tempo, minando la base della vita delle nuove generazioni. Nella finanza pubblica mancano importanti investimenti nell'educazione e nella ricerca per finanziare invece i consumi e gli interessi immediati, producendo un indebitamento che riduce drasticamente le prospettive delle generazioni a venire. Il debito esplicito e implicito accumulato negli ultimi decenni nelle finanze pubbliche e nel sistema di sicurezza sociale fara' si' che le generazioni future perderanno la liberta' di organizzare in indipendenza la loro politica."
La loro proposta prevede l'introduzione di un articolo 20b nella Costituzione tedesca:

Lo stato deve considerare il princibio di sostenibilita' nelle sue azioni e proteggere gli interessi delle generazioni future
Oltre alla modifica dell'articolo 109:
La Federazioni e le regioni devono mantenere nella loro gestione finanziaria requisiti di complessivo equilibrio economico e calcolare e supportare il principio di sostenibilita' e gli interessi delle generazioni future.

Peccato che noi in Italia abbiamo solamente un parlamentare under 30.

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