Qualcuno se n'e' accorto... un po' tardi
Sta per uscire il nuovo saggio del ministro dell'interno Giuliano Amato, insieme a Mauro Mare', "Il gioco delle pensioni, rien ne va plus?". Qualcuno si rende finalmente conto che sulle pensioni non si puo' piu' giocare, come dicevo qualche giorno fa. Non possiamo piu' far pagare ai sempre meno giovani attivi le pensioni di sempre piu' numerosi vecchietti asserragliati a difesa dei loro interessi, con la complicita' di sindacati e politici loro coetanei. Il libro uscira' il 31 Maggio. Intanto compare qualche presentazione e questa e' la presentazione sulla quarta di copertina:
Non resta molto tempo: ci stiamo avvicinando al «rien ne va plus» del gioco delle pensioni, nel quale, tra 10 anni, non solo non sarà più possibile puntare, ma nemmeno giocare. Garantire oggi, inscrivendoli in norme, diritti formali non implica purtroppo che la solidarietà intergenerazionale sarà assicurata. Se vi saranno ancora risorse finanziarie, dopo che le «giocate» dell’attuale generazione saranno giunte all’incasso, lo scambio tra generazioni potrà continuare; ma se si ridurranno, come molto plausibilmente accadrà, cosa ne sarà di quei diritti e di quei patti? La profonda mutazione demografica che ci porta verso una società con molti anziani e pochi giovani mina alla base i sistemi pensionistici a ripartizione attivati negli anni ’60, quelli cioè che sono basati sull’equilibrio del rapporto tra lavoratori attivi e pensionati e che scaricano il costo delle pensioni sulle generazioni successive. Sono sistemi che hanno richiesto implicitamente la definizione di un contratto sociale tra generazioni, i cui termini però sono sempre stati scritti dai beneficiari. E quando i governi hanno tentato di ridistribuire più equamente i costi hanno spesso incontrato difficoltà e ferme opposizioni, sì da vanificare gli sforzi fatti. Giuliano Amato e Mauro Marè tornano con appassionato impegno civile a sostenere, alla vigilia di riforme decisive, la necessità di un sistema pensionistico complementare a capitalizzazione, l’unico che non fa gravare sulle generazioni future il costo di qualsiasi aggiustamento o politica irresponsabile.
Magra consolazione che qualche quasi 70enne parli degli interessi di noi giovani, quando la nostra voce non possiamo (ancora) farla sentire. Una domanda sorge spontanea: ma Amato non poteva pensarci prima? Non e' stato forse capo del governo per ben due volte e piu' volte ministro della Repubblica?
Meglio tardi che mai?
2 commenti:
Ciao Astronomoooooooooooooo Bhe, tanti auguri a te, tanti auguri a te tanti auguriiii Giovanniiii tanti auguri aaaa teeeeeee....
Zum Geburtstag viel Glück, zum Geburtstag viel Glück, zum Geburtstag, lieber Giovanniiiiii, zum Geburtstaaaaaag vieieieieiel Glück...Happy birthday to you, happy birthday to you, happy birthday dear Giovaniiiii happpy birthdayyyyy tooooo youuuuuuu.... Da tutti noi, Elena, Erika e GioBiotech, hehe
Ale'! Punto vecchiaia per me! Pensione che si avvicina! Grazie grazie!
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