The day after: il delirio e le idee chiare
The day after: nella maggioranza continua la discussione e lo scarica barile sulle "colpe" del risultato elettore alle amministrative, mentre l'opposizione delira di un governo Marini e di un rimpasto dopo la presunta "bastonata" elettorale.
In quanto a deliri, si capisce subito che Rutelli e' uno scafato, e che sa leggere bene la realta'. La colpa di tutto, ci spiega, e' del Partito Democratico, che tra parentesi ancora non c'e'. Occorre subito un leader per dare un segnale forte agli elettori, e linee politiche chiare. Perche' mai aspettare la democratica elezione della costituente, che probabilmente sarebbe davvero un fatto nuovo e un segnale troppo forte per gli elettori stufi della solita politica delle oligarchie? Bisogna levare l'ICI, e tagliare le tasse ai poveretti del nord che puntano i piedi. Seguire l'emozione e la sensazione del momento, cavalcare l'onda. Occorre navigare a vista perche' a sognare lontano vengono spesso le vertigini.
Meno pessimo, ma non troppo distante, Fassino. E via via gli altri, che vogliono chissa' perche' e a fare cosa, una guida politica accanto a Prodi. Non sto a ripetere il mio punto di vista, gia' espresso ieri. Vi segnalo invece la risposta di Prodi a tutto questo ciarpame in un'intervista a Repubblica. Seria, determinata, responsabile e lucida. E peraltro perfettamente in linea con quanto dicevo ieri. Leggetevela.... Non si governa sull'oggi, non si governa sulle emozioni. Ho piantato una vite che deve dare i suoi frutti. C'è bisogno di tempo. Se qualcuno vuole seminare un po' d'erba e poi falciarla subito, faccia pure. Io non ho vinto le primarie e poi le elezioni del 2006 per fare una politica di corto respiro...
Siamo d'accordo.
1 commento:
mi hai battuto sul tempo. Volevo scrivere le stesse cose. Si vede che non hai moglie e figli.
Mi inventerò qualcos'altro.
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