La strada di Levi e la nuova Europa
Ieri pomeriggio mi sono tolto una bella soddisfazione. Sono andato a vedere un documentario italiano nell'ambito del Dokfest Monaco, una bella rassegna di documentari da tutto il mondo. All'ingresso una zelante addetta mi chiede se volevo la traduzione in tedesco. Mai stato cosi' fiero di essere italiano e di capire qualcosa senza traduzione mentre tutti intorno a me non capiscono niente senza la cuffietta. L'esatto opposto di quello che capita ogni giorno!
Il documentario tra l'altro era bellissimo. "La strada di Levi", del regista Davide Ferrario e Marco Belpoliti, e' un viaggio lungo il percorso di Primo Levi dopo la liberazione dal campo di Auschwitz, attraverso Polonia, Ucraina, Bielorussia, Moldova, Romania, Ungheria, Repubblica Ceca, Austria, Germania e Italia. La voce narrante, che riporta le impressione, la angosce e le speranze di Levi tratte dal suo libro "La Tregua", si mescola ai colori e alla gente di quelli stessi luoghi a 60 anni di distanza, con le loro preoccupazioni per il futuro e le contraddizioni del passato. Tra il disorientamento della gente dopo la caduta del comunismo e le rovine di Cernobyl, tra la polizia politica bielorussa e i neonazisti di Monaco. Tra risvegli identitari e rovine socialiste, tra nuovi emigranti e nuove speranze. Con la voce di Levi che indica spunti e chiavi di lettura sia della storia passata sia della realta' di quei luoghi e di quella gente.
E' un viaggio interessantissimo, in un Europa per larga parte gia' nell'Unione ma lontanissima da noi. In un momento storico particolare, in una nuova "tregua" tra la fine della guerra fredda e l'inizio di un nuovo imperialismo e di nuove contrapposizioni. Bellissime le musiche di Daniele Sepe.
Se vi capita, da non perdere.
3 commenti:
Aspetti positivi dell'essere solo in germania...
Ah vile, mi fai anche concorrenza adesso!? ;) Se riesco lo infilo tra un film russo del '30 e uno cecoslovacco del '26 :D
Macche' concorrenza, non mi permetterei mai. Sei sempre in tempo ad andarlo a vedere giovedi' sera che lo rifanno. Bentornato!
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