mercoledì 2 maggio 2007

Il comandamento nuovo e il silenzio assordante

E diceva loro: "Il sabato è stato fatto per l`uomo e non l`uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell`uomo è signore anche del sabato". (Mc 2,27)

Messico: il parlamento voto la legge sull'aborto, il vescovo di Citta' del Messico scomunica 46 deputati.
Roma: dal palco del "concertone" del Primo Maggio il presentatore critica la posizione della chiesa su eutanasia e contraccettivi. L'Osservatore Romano replica prontamente che si tratta di vili attacchi e terrorismo. I toni si alzano, eccessivi da una parte e senz'altro dall'altra, tra bossoli e attacchi personali.
Cosi' come recentemente su conviv
enze e omosessuali, la gerarchia ecclesiastica si sta pero' mostrando rigida e pronta solo al muro contro muro. Meno all'ascolto, alla comprensione, a guardare cio' che e' veramente importante, come un barbuto (forse) Signore aveva indicato qualche migliaio di anni fa.

Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo. Alzatosi allora Gesù le disse: "Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?". Ed essa rispose: "Nessuno, Signore". E Gesù le disse: "Neanch`io ti condanno; e d`ora in poi non peccare più. (Gv 8,10-11)

Io credo che mai la Chiesa debba avere un messaggio negativo. Mai debba erigere muri, mettere paletti, discriminare e dividere, sostituirsi alla coscienza e imporre visioni del mondo. Io credo che la Chiesa serva per crescere insieme, per sentirsi fratelli, per avere sostegno e comprensione, per vedere il volto di Dio anche quando tutto sembra difficile, quando da soli non e' cosi' facile, per imparare ad accettare noi stessi perche' Dio ci ama come siamo. Questo e' lo spirito che traspare dai Vangeli, da un Messia venuto a dare compimento ad una legge fatta di 10 comandamenti tra cui ben 8 iniziano con un "non". Allora perche' si vuole dare un'immagine tutta diversa di quello che essere parte della Chiesa dovrebbe rappresentare per ciascuno di noi?

Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri (Gv 13,35)

Ma un'altra domanda mi brucia. Si spendono fiumi di inchiostro per questioni tutto sommato non centrali. Ma allora perche' il silenzio delle gerarchie su ingiustizia sociale, poverta', corruzione, falsi in bilancio, tutela dei lavoratori e dei giovani e' assordante?
Questo mi indigna piu' di tutto, piu' di tutto quello che un vescovo o un cardinale potra' mai dire: quello che non dice, che non predica sui tetti.


Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che ascoltate all'orecchio predicatelo sui tetti.
(Mt 10,27)

Abbiamo bisogno di voce per i nuovi profeti.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mi sembra giusto quello che dici, sia ieri sia l'altro ieri (anche se rispetto a quello mi sento un pò "esposta" come dire...!)
Per fortuna, per quanto sia incredibile, lo Spirito soffia ancora, silenziosamente, sulla sua Chiesa, fatta di laici e persone che hanno preso i voti. Per fortuna un poco nascoste, ma neanche troppo se ci si prende la briga di guardarsi attorno, ci sono uomini e donne semplici e coerenti che fanno ogni giorno del loro meglio per dedicare la propria vita come un canto a chi questa incredibile vita l'ha originata. La loro risposta cerca di essere smaccata come il verde dei prati, come i picchi delle montagne, e davvero non è sdolcineria visto che di questi tempi (ma da sempre, diciamo il vero) cercare di conservare, e alimentare la luce, nel buio, è quanto di più innovativo e autenticamente combattivo una persona possa fare.