martedì 28 ottobre 2008

Bersani ti voglio bene


Ieri sera invece di studiare per uno di quei concorsi truccati che ti domandi che vai a fare a provarli, sono andato ad un incontro a Sesto Fiorentino con Pierlugi Bersani su "Con il PD: per governare Sesto, per salvare l’Italia". La serata era ben congeniata: due studenti (tra i migliori della serata, che hanno fatto notare al PD come li abbia lasciati soli fino a adesso e come siano stati loro a mettere in moto l'opinione pubblica mentre il PD si leccava le ferite), un'operaia, un artigiano ("non vorrei che dalla crisi delle banche ne uscissero solo le banche"), una mamma che parlava di scuola e di integrazione scolastica, un agente di polizia che diceva a chiare lettere che non ci sta a rendersi responsabile di "annunci mediatici senza mai verifica dei risultati", l'ottimo sindaco della mia nuova futura citta' Gianassi che ha spiegato perche' e come si ricandidera' per un nuovo mandato, dando finalmente l'idea che c'e' almeno qualcuno che ha capito cosa vuol dire fare il sindaco e il sindaco di tutti. In chiusura il piatto forte: Bersani ha parlato per piu' di un'ora trascinando tutte le 500 persone presenti (3 per la questura, come faceva notare il Suro che presentava la serata) in un "one man show" gradevolissimo, mai noioso eppure sempre in profondita'. E' stato l'esatto opposto del modello di uomo politico delle destre, quello fatto di semplificazione assoluta dei problemi e di slogan mai verificabili e sempre in superficie nei problemi. Ci ha spiegato a fondo eppure con semplicita' e trasporto quasi tutto, dalla gloalizzazione e le sue origini, alle radici della crisi attuale della finanza e le sue prossime conseguenze, alla vera origine dei tagli indiscriminati su scuola e Univerista'. Tanto che a fine serata la gente in piazza discuteva di globalizazione nell'ottocento e di ammortizzatori sociali. Una serata che mi ha rimesso in pace col PD e con la politica molto di piu' della manifestazione di sabato, trascinato dalla passione e dalla competenza di Bersani. In tutta la serata una sola scemenza: l'insistere nel giudicare sbagliato il referendum sul lodo Alfano perche' alla gente non interessa e quindi saremo sconfitti. Se pero' non proviamo almeno qualcosa, saremo sconfitti comunque.