Bando a Morando
Nuovo inno del PD. "In ginocchio da te" di Gianni Morando:
Apc-Pd/ Morando: Il 25 ottobre in piazza a sostegno del Governo
Mobilitazione per incoraggiare azione a difesa dei risparmiatori
Roma, 10 ott. (Apcom) - La manifestazione del 25 ottobre non sarà anti-governativa: lo assicura il coordinatore del governo ombra del Pd, Enrico Morando. E se nell'opposizione c'è "qualcuno che pensa di trarre vantaggio dalla crisi, si sbaglia di grosso: quando ci sono emergenze del genere - dice al 'Giornale' - è inevitabile che l'opinione pubblica si stringa attorno al governo". Per Morando, l'opposizione deve fare due cose: "Intanto incoraggiare e sostenere il governo nello sforzo che sta facendo per fronteggiare l'emergenza. E devo dire che l'iniziativa che è stata presa col decreto varato la sera scorsa per dare una risposta immediata mi sembra condivisibile. Inoltre - prosegue l'esponente Pd - dobbiamo chiedere con forza al governo che cambi il segno della sua politica economica: deve passare da una politica restrittiva e una espansiva e fortemente anti-ciclica". Niente cortei anti-Berlusconi dunque? "Non è una manifestazione anti-governativa. Anche perchè l'intervento messo a punto dal governo per rassicurare i risparmiatori e sostenere il sistema bancario è giusto - conclude - è quello che avevamo chiesto anche noi e dunque merita un giudizio positivo".
E' invece l'ora di finirla con questa baggianata del dialogo con chi del dialogo se ne frega. Se la Manifestazione del 25 fosse davvero quella che immagina Morando, dubito che chiunque sano di mente, me compreso, si farebbe il viaggio fino a Roma. Per fortuna la gente e' molto piu' avanti della sua supposta (appunto) "classe dirigente", e il 25 sara' in piazza a manifestare il proprio dissenso verso chi vuole rifondare l'univerista' e la scuola per decreto, anziche' attraverso un percorso e un confronto serio e articolato che tenga conto non solo del portafogli ma anche dei mutamenti e delle esigenze nuove. Sara' in piazza per un’idea di scuola e di ricerca pubblica e non privatizzata che non parta dai tagli ma da un progetto didattico, educativo e di sviluppo; per la difesa del tempo pieno di qualità, dell'obbligo a 16 anni, di un'Universita' basata sul merito e non sul clientelismo e il familismo; per fermare la deriva xenofoba del paese riflesso delle misure autoritarie e razziste del governo; per fermare il fiorire di indegne leggi ad-personam tese a garantire impunita' e privilegi; per fermare il porcellum europeo che vuole togliere anche in Europa la possibilita' di scelta ai cittadini; per una vera politica a sostegno dei salari.
Per tutte queste ragioni oggi non solo e' giusto, ma e' quanto mai urgente e necessario andare in piazza contro questo governo che sta attuando a colpi di decreti uno sfracello mai visto nel paese. Ed infatti, mentre il PD indugia e sta a guardare, si moltiplicano per fortuna in scuole ed Universita' in tutta Italia le proteste: in più di cento città d'Italia sono stati organizzati oggi dall'Unione degli studenti imponenti cortei contro il decreto Gelmini: oltre 200000 gli studenti coinvolti. Ieri a Pisa un'assemblea dei precari dell'Universita' talmente gremita che si e' tenuta in piazza dei Cavalieri, mentre a Firenze i corsi di Scienze sono bloccati per l'agitazioni di studenti, ricercatori e professori; alcune lezioni sono state tenute simbolicamente nei luoghi storici della citta', da Piazza Signoria al Ponte Vecchio, mentre oggi la protesta si e' snodata con un corteo per le strade della citta'. Lunedi' sempre a Firenze una nuova fiaccolata per la scuola organizzata dai sindacati. Anche l'Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica di Bologna e' in "intervallo", per ricordare i "risultati raggiunti giorno per giorno anche grazie all’indispensabile contributo delle ricercatrici e dei ricercatori precari, con entusiasmo enorme e stipendi magrissimi e traballanti. Ora tutto questo rischia di finire, per lasciare spazio ai ricordi di un passato in cui, per quanto poco, il nostro paese alla ricerca sembrava ancora crederci". Domani invece la manifestazione delle sinistre a sinistra del PD (almeno loro contro), e l'inizio della raccolta delle firme per il referendum contro il lodo Alfano inspiegabilmente disertato dal PD per paure strategiche sinceramente imbarazzanti. Per tutto questo la lotta continua, anche il 25, nonostante Morando e il PD.
1 commento:
Ha tentato di uscire dall'ombra di governo ?
Posta un commento